lunedì 2 gennaio 2017

Step 25 - Sintesi finale

Siamo arrivati al termine di questa corsa contro il black. Non avrei potuto avere migliore occasione per poter approfondire il mio colore preferito, se non parlando con voi di temi differenti.


Ma cosa abbiamo imparato? Cosa ci è rimasto di questo colore? Vi siete persi qualcosa? Non preoccupatevi, riassumiamo insieme e ricostruiamo ciò che si cela dietro "The Registration black words cloud" dello Step 24, in cui vediamo la nuvola di parole principali connesse al colore.

Quando scoprii di che colore realmente si trattasse rimasi stupito. Non è un nero qualsiasi, è registration black, e come abbiamo visto dagli Step 01 e 03 si tratta della massima presenza del ciano, del magenta, del giallo e del nero. Un colore così particolare infatti, come vediamo nello Step 17, non poteva che essere oggetto di brevetto e non essere conosciuto in tutte le lingue del mondo, elencate nello Step 02. Iniziai quindi a mettere nero su bianco (uno dei tanti modi di dire relativi al nero presenti nello Step 08) questo viaggio tutto scuro.

Diciamocelo  tra di noi, Registration black poco cambia dal Black/Nero (ma non andate a dirglielo, o si impossesserà nuovamente del mio blog per lamentarsi ed attirare l'attenzione, come ha fatto con lo Step 19). Ecco perchè ho condotto le diverse ricerche basandomi sul black/nero.

Come in ogni ricerca, siamo partiti dalle origini del colore e dai suoi significati come spiegato nello Step 04 e, non soddisfatti, ci siamo sforzati ancora di più entrando nel merito di quello che viene chiamato "pensiero selvaggio" che sta dietro questo colore, nello Step 23. Da queste abbiamo potuto osservare quanto il nero sia un colore universale e tangibile e coerente in tutte le cose, di conseguenza entra nell'interesse di ogni tipo di persona!

A chi di voi non è mai capitato di ascoltare la musica mentre si aspetta l'autobus, gustarsi un buon film con un amico o andare a vedere la nuova mostra d'arte in città?
Beh, proprio mentre pulivo la mia stanza con le cuffie a tutto volume e la scopa usata a mo' di microfono, la mia playlist si è colorata di black. Lo so che la volete anche voi, infatti la trovate nello Step 05. E se le canzoni non bastano, rilassatevi con dei bei film dal nome e dai colori tutti neri che trovate nello Step 07.
Per i più appassionati di arte, il nero entra anche nel mondo dei quadri, di cui alcuni esempi nello Step 18.

Coloro che sono appassionati di scienza e di nero, saranno contenti di sapere che questo colore è approdato anche nelle più importanti rivoluzioni scientifiche come quella del Vantablack, approfondita nello Step 06. Si tratta del nero più nero che c'è, come viene spiegato nel documento di pubblicazione di Optics Express, allo Step 11. Oppure lo abbiamo visto nel laboratorio della chimica, presente nei pigmenti che derivano da diversi elementi organici e artificiali, come vediamo nello Step 14, e in quello della cucina, presente come ingrediente o come alimento naturale, tutti elencati nello Step 12.

Per spiegare meglio il proprio concept/progetto, quale colore meglio del nero per essere diretti e concettuali? Vediamo negli Step 10, 15 come il nero sia usato dai grandi brand, e non solo, per dar forma al proprio marchio e per esaltare il proprio prodotto e come il colore influenzi la massa. Questo succede anche per i Fumetti, la cui storia parte proprio da questo colore, come vediamo nello Step 13.
Senza fermarsi troppo nella grafica, anche in architettura nello Step 22 e nel design nello Step 16 vediamo edifici e prodotti vestiti di nero.

Partiti dalle origini, arriviamo vicini ai giorni nostri, ovvero nel XX secolo! In cui i grandi personaggi sono entrati nella storia con l'ausilio del colore nero: così come nello Step 21 Louise Michel che sventola una bandiera anarchica per protesta, anche Coco Chanel ha rivoluzionato la storia della moda, come spiegato nello Step 20, inventando il little black dress.

Siamo arrivati alla fine di questo percorso, in cui il lavoro più creativo e divertente ritengo sia stato la redazione di un Abbecedario tutto nero, nello Step 09. Rimanendo in tema...

A come... ARRIVEDERCI,
G come... GRAZIE PER LA VISITA!

R come... REGISTRATION BLACK

mercoledì 28 dicembre 2016

Step 24 - La "nuvola del colore"

The Registration black words cloud.

 

 
Ecco la nuvole delle parole strettamente connesse con il Registration black. Esse ruotano intorno al simbolo di contrassegno che viene usato maggiormente per accertarsi che le testine siano pulite, oppure per indicare il punto di taglio della carta.

domenica 18 dicembre 2016

Step 23 - Un colore "selvaggio"

 Da "Pensiero selvaggio" di Claude Levi-Strauss oggi ne approfittiamo per riflettere insieme dello stato primordiale del black. L'autore infatti spiega come il pensiero selvaggio sia intrinseco nella radice delle cose. E' la vita di ogni nome, è la nascita dell'espressione, il suo sviluppo.




Siamo abituati a chiamare le "cose" con un nome, ma diamo per scontato che questo ci sia sempre stato. Vi siete mai chiesti perchè la mela si chiama mela? o da dove arrivi il termine "cosa"?

Andiamo in fondo verso le origini di tutto e cerchiamo di capire, nello specifico dei colori, come il nero sia stato riconosciuto, adottato e divulgato nel mondo.

Kate Smith nel suo articolo Origin of the Word Black ci aiuta nel comprendere il selvaggio che c'è del nero. Le prime sensazioni di questo colore, infatti, sono connesse alla figura del male. Nessun altro colore riesce a proiettare un immagine così forte come la morte, la sofferenza, la paura.
Si pensa che i primi ad identificare e, di conseguenza, a denominare tali emozioni, fossero una tribù di proto indo-europei che associavano la magia dell'ardere, del bagliore, al suono "bhleg". Questo divenne con il tempo il simbolo dell'inverno, durante il quale tali popolazioni tentavano di sopravvivere con il calore ed il bagliore del fuoco.

Con l'evolversi delle tribù, anche il linguaggio trovava sempre più riferimenti, dal greco "phlegein" al latino "fragrare". Tuttavia, il nero come lo conosciamo oggi, ha intrapreso il suo percorso in Europa durante il primo millennio aC nella lingua antica anglosassone con la parola "blak".
Di contro, in epoche successive, si divulgò anche il termine "blac" che stava ad indicare invece luminosità, chiarore.

Per questi motivi, il pensiero selvaggio che si nasconde dietro il nero, penso che sia l'attimo aulico della fiamma, le sensazioni che emana, le emozioni alla quale si riconducono. Come per ogni cosa, anche con il nero l'uomo ha pur dovuto avere la necessità di identificarlo, di indicarlo con un nome che è indipendente da ogni influenza materiale e terrena.

mercoledì 14 dicembre 2016

Step 22 - Il colore in architettura

Ci avviciniamo sempre di più verso gli ultimi passi in questo viaggio tutto nero. Step by step, mattone dopo mattone, dalle fondamenta in su... non vi viene in mente nulla? Ma certo, oggi è il turno del nero nell'architettura!


L'esempio che vi propongo è la Black Contemporary House progettata da Oller & Pejic Architecture.

La casa si trova nel deserto e vuole rappresentare il negativo delle roccie che sono state esportate da quella zona. Ecco perchè lo studio di architetti che l'ha progettata ha scelto un layout di contrasto e minimalista, che rimanesse però in sintonia con il paesaggio.
Le camere sono disposte in una sequenza lineare, in modo da avere la zona giorno al centro che fa da contorno ad un modesto patio interno usato come giardino. Le pareti nere, l'arredamento con colori eccentrici e le ampie vetrate, fanno sì che la residenza rimanga inosservata di giorno e che di notte venga pervasa dalla luce magica della luna e delle stelle.

In architettura, i grandi architetti della storia hanno sempre cercato di correlare l'architettura stessa alle proporzioni dell'uomo, a partire da Vitruvio e Leon Battista AlbertiLe Corbusier, architetto svizzero-francese, nel 1948 sviluppò Le Modulor, una scala di proporzioni basate sulle misure dell'uomo. Nella pubblicazione, vediamo i grafici in cui è presente il colore nero, per rappresentare l'uomo nella sua sezione aurea.

venerdì 9 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti

Oggi vi presento uno dei protagonisti che, a proposito del nero, hanno lasciato un segno nella storia. Si tratta di Louise Michel , importante paladina dell'anarchia, che nella manifestazione del 9 marzo 1883 dei disoccupati parigini sventolò la inedita bandiera nera, divenuta poi icona anarchica. 

 

 

LOUISE MICHEL 

(Vroncourt-la-Côte, 29 maggio 1830 – Marsiglia, 9 gennaio 1905)


Nata da una famiglia cattolica, fanatica di Voltaire. Ecco perchè fin dagli albori ha nel sangue un istinto rivoluzionario. Appassionata di letteratura, scrive le prime poesie fin dalla tenera età, finchè non consegue il titolo di insegnante il 25 marzo 1852. Per non abbassarsi ai vincoli imperiali, decide di costituire un istituto privato a Audeloncourt e successivamente a Clefmont.
In seguito alla manifestazione dei disoccupati del 9 marzo, organizzata con Émile Pouget, venne ricercata e successivamente condannata a sei anni di prigionia per "istigazione al saccheggio".

martedì 6 dicembre 2016

Step 20 - I colori della moda

Coco Chanel, Parigi, Francia, gennaio 1959
©Getty Images
Quale colore meglio del nero per dare vita alle collezioni di moda? Ebbene sì, oggi trattiamo proprio la moda. L'esempio più importante in cui il nero ha fatto la storia della moda è il Little black dress, ovvero il Tubino nero.

Definito "minimale, versatile, accessibile ed elegante" da Irene Salvadorini su Vogue Italia Encyclo, il famoso tubino nero è un capo irrinunciabile nel guardaroba di ogni donna. Fa la sua prima comparsa grazie a Coco Chanel  negli anni '20 su Vogue America e, da quel momento, è destinato a diventare "una sorta di uniforme per le donne di tutto il mondo e di qualunque estrazione sociale".

Con il cinema degli anni '60 il sofisticato vestito nero viene indossato, con orli accorciati, dalle numerose attrici conosciute in tutto il mondo e negli anni '80 si trasforma in un sensuale abito da lavoro per le donne in carriera.
Negli anni subisce varie reinterpretazioni, tutta via rimane uno dei capi più popolari poichè versatile per ogni occasione. Wallis Warfield Simpson, Duchessa di Windsor, afferma infatti che "quando un abitino nero è quello giusto, non c’è niente che possa sostituirlo".

Il merito di tale successo sicuramente va riconosciuto a Coco Chanel che ha totalmente stravolto la storia della moda, ma anche allo stilista che ha ideato l'abito nero per Audrey Hepburn da indossare nel film Colazione da Tiffany. "La potenza dell’immagine di Audrey sulla Fifth Av., riflessa nella vetrina di Tiffany, gli ha regalato l’eternità".

martedì 22 novembre 2016

Step 19 - Anatomia di un colore

Ciao a tutti. Ringrazio Alessandro per questo spazio mediatico... anche se in verità me lo son preso con cattiveria, disconnettendolo per qualche ora dal blog. Dai, sempre lì a parlare di arte, musica, scienza, ma poi voi capite davvero cosa sono?

Eh no, avete ragione, nemmeno una volta che parli solo di me. Adesso lo sistemo io!
Mi chiamo Registration Black. Non è facile essere me, sapete, ogni volta che presento il mio codice per andare in stampa mi confondono sempre con mio papà Key. E' sempre il solito, non c'è nessun posto che io conosca dove non ci sia stato prima lui. Se ne va in giro sempre così imponente e ben vestito... per non parlare del suo umore! Fortunatamente ha incontrato mia mamma Cmy, lei è piena di energia e vede la vita piena di colori.


Poi sono arrivato io. Adesso ho trovato un lavoro bellissimo: pensate che mi pagano per lasciare il segno, eppure mi piacerebbe tanto uscire da questo groviglio di marchingegni rumorosi.
Un po' invidio mio padre che viaggia per il mondo e fa impazzire tutti con quegli abiti che fanno snellire, con quei cibi pregiati, per non parlare di quella volta in cui ho scoperto che recita in tutti film del cinema!

Nonostante la sua vita sia un sogno, è sempre così misterioso e cupo che tutti lo associano a cose negative. Inoltre devo ringraziarlo, se qualcuno mi conosce è sicuramente grazie a lui!

Però sapete cosa vi dico? In fin dei conti la mia vita è piena così com'è. Possiedo tutti i colori che voglio, ho un nome unico e soprattutto lascio il segno. Un segno indelebile, nero (anzi, Registration Black) su bianco, che mi distingue e che solo io posso fare. Ditemi, quale altro colore ha questo potere?


Adesso devo lasciarvi, Alessandro sta provando in tutti i modi a riconnettersi al blog.
Miraccomando, acqua in bocca, dovrò fare attenzione a non lasciar traccia del mio sfogo. A presto!